passiamo la vita
a prepararci alla morte
chi in modo diretto
chi tramite un dio
ma poi quando è ora
ti arriva di fronte
ti affronta di petto
ti lascia stordito
nessuno ti dice
che quando colpisce
non lascia che un'onda
di stanchi detriti
nessuno ti dice
se perdi tua madre
non basta quel lutto
tuo padre distrutto
non è più tuo padre
lascialo andare
com'era
non può più tornare
lo vedrai vagare
urlare
cercare
incapace di dare
un'ombra di padre.
nessuno ti dice
se perdi tua madre
tu perdi anche un padre.
e tu non puoi ritornare.
lunedì 23 luglio 2012
giovedì 5 luglio 2012
Sfogarsi
uno sfogo non è parlare:
è agitarsi,
un telefono in mano
spruzzare saliva ad ogni parola
gonfiare le guance
pompare parole
alzare la voce,
senza neanche ascoltare,
questo vuol dire sfogare.
e quando finisco
un brivido addosso
mi sento un pò uomo
ritratto e schifato
dopo un atto fatto e per niente pesato
esausto e pentito
sveltina rubata e neanche goduta.
per me sfogarmi è così
svuotarmi le palle
su una tipa qualunque
nel mio caso una voce
che mi ascolta paziente.
è agitarsi,
un telefono in mano
spruzzare saliva ad ogni parola
gonfiare le guance
pompare parole
alzare la voce,
senza neanche ascoltare,
questo vuol dire sfogare.
e quando finisco
un brivido addosso
mi sento un pò uomo
ritratto e schifato
dopo un atto fatto e per niente pesato
esausto e pentito
sveltina rubata e neanche goduta.
per me sfogarmi è così
svuotarmi le palle
su una tipa qualunque
nel mio caso una voce
che mi ascolta paziente.
Iscriviti a:
Post (Atom)